Sono Alessandra, vivo a Milano con la mia famiglia e lavoro con l’argilla.

La ceramica è per me un’esperienza sensoriale capace di portarmi in uno spazio in cui spengo la testa e accendo il corpo per entrare nella materia.
Fin da giovane dare forma mi ha aiutato a essere concreta ma soprattutto autentica.

Lavorare l’argilla significa sentire un dialogo tra mani e materia, tra calore e terra dove la concretezza prende letteralmente “forma”. Mi riconnetto così con il centro del mio essere ovvero il mio posto nel mondo.

Ceramica è un viaggio attraverso gli elementi che la trasformano: terra, acqua, aria e fuoco sono qui interconnessi tra loro. È fatta di passaggi obbligati di attenzione e cura del tempo di ogni fase che ci porta al manufatto finito. Ceramica è riuscire a scorgere la bellezza dentro di noi e portarla fuori in una FORMA.

È progettazione, odori, visione, fantasia, gioco, dolore, realizzazione. Ceramica è contatto tattile che attiva alterazioni di stati di coscienza che riverberano nell’ ARGILLA: è cuore infranto, eterno stupore, infinite ripartenze, delusioni ed entusiasmi come la vita.

Ceramica è la mia abitudine quotidiana.
Dal greco KERAMIKĒ (TÉKHNÈ) arte della lavorazione dell’argilla, terra da cuocere, senso di ardere e imprimere calore.

#ceramicparadigm negli anni è diventato per me un paradigma di vita, come rappresentazione quotidiana della condizione di essere umano. Ma più di tutto “ceramica” è diventato lasciare una traccia: come chi ha fatto arrivare le sue tracce fino a noi attraverso manufatti che ci parlano di storie antiche. La storia della nostra umanità.

Ceramica è umanità.
Ceramica parla di noi. La mia parla di me.

Alessandra-Cantoni

Ho  incontrato l’argilla nel 1991 durante gli anni delle superiori, Liceo Artistico III Umberto Boccioni, Milano.
Da allora si snoda un percorso fatto di esperienze formative che attraverso il nord Europa, Islanda e Norvegia mi portano sino a oggi.

Durante gli anni dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dopo un Erasmus a Reykjavìk, soggiorno per 6 mesi come free mover presso il dipartimento di ceramica della Kunsthøgskolen di Bergen, Norvegia. Qui inizio a conoscere e lavorare il grès.

Nel 1996 ottengo una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri che mi porta ad Oslo per scrivere la mia tesi di laurea sulla pittrice norvegese d’avanguardia Harriet Backer, vissuta a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

A Milano frequento per diversi anni gli ateliers degli artisti ceramisti Gabriella Sacchi e Roberto Cambi.

Oggi creo pezzi unici con diverse tecniche di costruzione della ceramica, nell’ambito del pottery e attraverso l’espressione artistica.
Ho approfondito alcuni degli aspetti della ceramica come gli stampi in gesso e il colaggio, la produzione propria degli smalti, la decorazione a pennello, il tornio.

Nel mio laboratorio lavoro terre da bassa e alta temperatura.
Offro corsi one to one di approccio alle diverse tecniche di lavoro con l’argilla.

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